La mostra Absence de dialogue, allestita dal 17 maggio al 30 giugno 2015 alla Supernova Gallery di Pavia, è il risultato di un percorso di residenza d’artista. Ako Atikossie, artista africano originario del Togo, ha lavorato per mesi in una stanza di Palazzo Gandini Bottigella, in costante relazione e confronto con lo spazio ospitante. Le opere realizzate e messe in mostra sono quadri, sculture, installazioni di grande forza, realizzate con materiali di recupero provenienti dalle discariche, che trasformano e dialogano con gli eleganti locali della galleria.
Il punto di partenza nelle opere di Ako non può che essere un nucleo solido di cultura e forme africane: la figurazione conserva un certo spirito arcaico e primitivo, proprio del continente.
La composizione dei quadri – complessa, sovrabbondante e decorativa – è affidata alla funzione potente della linea e a un uso disinvolto del colore. Insistita, ritorta, rotonda, intersecante, la linea marca i contorni delle figure e organizza lo spazio della tela. I colori netti e violenti, rosso sangue, arancione abbagliante, parlano della solarità accesa del paesaggio africano e alludono ad alcuni dei temi trattati.
Forme più sintetiche e meno decorative si riconoscono nelle sculture, enigmatici personaggi-totem di gesso, figure statiche, monumentali, mute, che diventano gli interpreti del nucleo tematico della mostra: l’assenza di dialogo tra i popoli.
Un altro aspetto che emerge in modo limpido è il carattere materico della produzione dell’artista togolese. Ako utilizza e assembla diversi materiali: corde, terra, sassi e carta di giornale vanno a creare superfici scabre, mosse, spesse, ruvide.
L’idea di dare “sostanza” e struttura ai concetti sembra dominare. E i concetti espressi sono forti e netti. Si ritorna alla matrice di appartenenza africana dell’artista, che trasporta nelle sue opere i temi propri della cultura e della storia del Continente: la necessità della cooperazione tra i popoli per garantire cibo a sufficienza per tutti, il diritto di pari dignità per gli uomini, la condanna degli estremismi religiosi e della violenza che ne deriva.